ODE ALL’EDUCAZIONE AMBIENTALE

Settembre 2022

In occasione della formazione operatori per il laboratorio di educazione ambientale all’interno del Tempo Integrato, condividiamo alcune riflessioni. Crediamo che l’Ed. Ambientale costituisca un’occasione fondamentale per apprezzare le conoscenze che si acquisiscono, per sentire una profonda gratificazione nel condividerle e provare l’inebriante sensazione di sentirsi utili per l’ambiente, per sé e per gli altri.

Come sappiamo, l’Ed. Ambientale coniuga il sapere scientifico alla sfera emotiva: l’ambiente deve essere “sentito” per essere davvero indagato e conosciuto. E’ proprio sul versante emozionale che deve puntare l’educatore nel programmare e proporre le attività. La meraviglia, la sorpresa ma anche la paura, il mistero, e soprattutto la curiosità devono essere presenti nella cassetta degli attrezzi che si porta con sé: dall’atavica paura dei serpenti, all’irresistibile tenerezza ispirata dai cuccioli dei mammiferi, dal misterioso mondo dei tassi alle minuziose geometrie dei ragni.

L’ed. Ambientale parla del mondo, del tempo e dei tempi: dall’evoluzione al presente sono dimensioni racchiuse in ogni individuo di qualsiasi specie; è un’educazione universale che parla e si rivolge a tutto e a tutti. L’educatore deve percepire con forza che l’argomento che tratta è la vita nella sua complessità e bellezza. Questa evidenza da un lato rappresenta una responsabilità, dall’altro costituisce una riserva di energia espressiva ed un entusiasmo formidabili.

L’ed. Ambientale deve trasmettere entusiasmo ed amore per la vita; è una pratica educativa che si autoalimenta: riceve quello che dona e perciò, anziché deperire col tempo, matura, cresce, si dirama proprio come un albero.

Le sollecitazioni proposte ai ragazzi investono tutti i loro sensi a partire dalla loro potentissima immaginazione. Il mondo naturale, i paesaggi, i fenomeni atmosferici, animali e piante costituiscono già di per sé un nutrimento ricchissimo per l’immaginazione e, come già esplicitato, questa caratteristica va considerata quando si spiega un concetto o si affronta un argomento. Ad esempio, guardando il cielo stesi a pancia in su sul prato della Scuola, possiamo realizzare un laboratorio straordinario: osserviamo le nuvole e descriviamone le forme… a cosa, chi somigliano? E nell’osservarle, possiamo cercare di riconoscere alcune specie di uccelli che, nel frattempo, attraversano il nostro spazio visivo… una volta riconosciuto il volo e la sagome di un uccello, difficilmente la dimenticheranno…

L’Ed. Ambientale non è una disciplina la cui didattica impone regole rigide, al contrario, gli strumenti che offre sono malleabili e personalizzabili in maniera originale da ogni singolo educatore.

Gian Pietro Barbieri