La Storga va in classe - Secondaria di 2° grado

L’argilla, il fango, il fiume

2024-02-20T11:48:03+01:00

Questa è in fondo una sfida d’immersione nel paesaggio. La Storga, come la maggior parte dei corsi d’acqua dalle nostre parti, è un fiume di risorgiva, ovvero acqua sotterranea che ritrova il suo corso superficiale grazie all’argilla: ultima e finissimo minerale scomposto. E l’argilla prende forma, docile alla pressione delle dita degli animali di riva e alle nostre mani che hanno imparato a modellarla e a cuocerla. Da allora ci accompagna in ogni luogo col suo acciottolio. Raccoglieremo così in passeggiata delle impressioni mentali da tradurre in impressioni manuali: a partire da un elemento naturale realizzeremo un piccolo oggetto di creta cruda da portare a casa. Ognuno, con l’aiuto di un esperto, si sporcherà le mani d'argilla e creerà una sua piccola scultura.

Cosa vi racconto di me?

2024-02-20T11:48:39+01:00

Il racconto accompagna da sempre la storia dell’uomo in ogni tempo e in ogni civiltà. Il lavoro, svolto a gruppetti, porterà a tessere una narrazione, che potrà essere condivisa con i compagni. L’attività mira a sperimentare cosa significhi lasciarsi andare al genio creativo, vivere l’ispirazione, esporsi senza temere il giudizio. Un piccolo seme che porterà frutto nel tempo, quando ci sarà “il panico da interrogazione” o il blocco da foglio bianco. Sul momento, vivremo il brivido di scoprirsi, nella doppia accezione: esporsi, sporgersi dal balcone dell’essere e disvelare, accorgersi di aspetti di sé di cui non si era ancora consapevoli disseminati nella nostra stessa narrazione. Divertimento e sorpresa. Di noi stessi e degli altri.

Calligrafia liberi fiumi

2024-02-20T11:48:46+01:00

Vi daremo carta bianca e nera e poi pennarelli neri con punta fine, media, grossa piatta, fusaggine e matite bianche; pennelli e pennini di varia misura, china nera, color seppia e rossa. Non abbiate timore di dissimulare la vostra scrittura, di impedirne la leggibilità e snaturarne l'ortografia. Pensato che avrete un verso o una breve frase - ispirata dalla vostra esperienza o dall'ambiente nostro fluviale - da quel momento quel verso sarà il vostro giocattolo di scrittura creativa. Affinché l'immagine che si dà prevalga sul testola proveremo in vari modi, perché è più importante il "come" del "cosa".

Le storie che ci leggono

2024-02-20T11:48:50+01:00

Attraverso lo studio di casi di evoluzione della storia naturale (si veda ad esempio la botanica), riflettiamo sul percorso di senso seguito da questo aspetto della realtà, traendo degli esempi diretti dal parco della Storga. Ci divideremo in gruppi per sostenere una posizione e costruiremo una sorta di dibattito, portando, grazie alle conoscenze dei ragazzi e a informazioni che verranno fornite agli studenti

Gli animali e le piante in scena

2024-02-20T11:42:58+01:00

LA STORGA VA IN CLASSE - GLI ANIMALI E LE PIANTE IN SCENA - Il nostro laboratorio di teatro e d’invenzione di storie! Attraverso l’uso di tecniche per la creazione di un teatro minimo di figura si accompagnano i ragazzi alla costruzione di una scena e un racconto con le ombre fuggitive della natura. Ogni cosa può diventare un personaggio: scegliere una creatura, ritagliarne la figura e dare vita ad una divertente rappresentazione collettiva.

I lunatici – Storie dal manicomio di Treviso

2024-02-20T11:47:24+01:00

LA STORGA VA IN CLASSE - I LUNATICI - Storie dal manicomio di Treviso. Rivolto ai ragazzi della scuola superiore. Le storie dei folli si infilano nelle crepe dei muri che li hanno ospitati, sibilano dalle fessure degli infissi, s'incagliano tra le rughe degli alberi che li hanno visti vagare; le storie dei folli rimangono dove sono state rinchiuse... cercano ancora qualcuno che le ascolti...

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