Nome scientifico: Muscardinus avellanarius 

DESCRIZIONE

Il moscardino, chiamato anche nocciolino, sembra uno scoiattolo in miniatura ma a differenza di questo tende a vivere sugli arbusti. Può raggiungere i 10 cm di lunghezza e i 16 cm se si considera anche la coda. La lunghezza del corpo varia in media tra i 6 e i 9 cm, mentre quella della coda varia tra i 5 agli 8 cm. Il mantello si presenta di colore bruno-rossiccio e può variare fino all’arancione-giallo, diventando più chiaro nella parte inferiore; la coda è lunga e completamente ricoperta di peli. Le orecchie sono piccole e non molto sviluppate, mentre gli occhi sono grandi e neri.

COMPORTAMENTO

Durante l’inverno il moscardino mangia un’enorme quantità di cibo in modo da accumulare una riserva di grasso sotto la pelle e si scava, infine, un rifugio sotterraneo, dove si rannicchia a mo’ di sfera in modo da conservare più calore possibile. Quando la temperatura esterna scende, il moscardino diminuisce il proprio ritmo cardiaco e respiratorio, diminuendo, così, anche la temperatura corporea.

ALIMENTAZIONE

Questo piccolo roditore è uno strenuo divoratore di noccioline, che cerca saltellando fra i rami delle siepi dove ancora questi frutti sono presenti, altrimenti si accontenta di altri vegetali e di piccoli animali.

ZONA DI AVVISTAMENTO AL PARCO DELLA STORGA

La sua presenza nell’area si può facilmente rilevare durante la stagione invernale quando cadono le foglie e vengono messi a nudo i caratteristici nidi. Sono delle formazioni subsferiche, del diametro di una decina di cm costituite da foglie secche e rametti. Nella parte superiore si trova un piccolo foro d’entrata che appare spesso camuffato dal materiale di costruzione.

CURIOSITÀ

Nei mesi invernali i nidi sono quasi sempre vuoti dato che il moscardino sverna in tane più riparate. Ogni primavera  ne vengono costruiti di nuovi dato che quelli precedenti tendono a crollare facilmente. La sua presenza è collegata ad un certo benessere dello stato di siepi e noccioli.