Nome scientifico: Myotis myotis  Nome dialettale: Barbastrejo

DESCRIZIONE

Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 67 e 84 mm, la lunghezza dell’avambraccio tra 55 e 67 mm, la lunghezza della coda tra 45 e 60 mm, la lunghezza delle orecchie tra 24 e 28 mm e un peso fino a 45 g. Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi di durata intermedia a frequenza modulata iniziale di 88 kHz, finale di 22,2 kHz e massima energia a 37,1 kHz.

COMPORTAMENTO

Nei mesi primaverili-estivi i pipistrelli escono al tramonto e si mettono a cacciare sopra i campi, le siepi, il fiume o presso i lampioni stradali dove si concentrano grosse quantità d’insetti. L’attività predatoria inizia poco dopo il tramonto e si prolunga per 4-5 ore. Il volo è lento ed è effettuato fino a 10 metri d’altezza. Dopo i temporali e quando in genere la temperatura si abbassa la loro attività diminuisce molto, fino all’arrivo dell’inverno che normalmente passano in rifugi ben riparati in letargo. È una specie sedentaria con spostamenti massimi, perlopiù tra i ricoveri estivi e quelli invernali, fino a 390 km. Gli accoppiamenti avvengono da agosto fino alla primavera successiva. I maschi stabiliscono degli harem costituiti da almeno 5 femmine, queste danno alla luce un piccolo alla volta da maggio a luglio dopo una gestazione di 50-70 giorni. I piccoli vengono svezzati dopo 5 settimane di vita.  L’aspettativa di vita è fino a 22 anni.

ALIMENTAZIONE

Si nutre di insetti, particolarmente di lepidotteri e carabidi, catturati in volo o sul terreno sopra spazi aperti.

ZONA DI AVVISTAMENTO AL PARCO DELLA STORGA

Le specie di pipistrelli qui presenti sono sicuramente diverse ma questa è stata certamente censita nella zona delle case Stefani. Non è facile infatti distinguere una specie dall’altra quando volano al tramonto, ed è ugualmente difficile trovare i loro ricoveri diurni posti nei sottotetti oppure nelle cavità degli alberi. La discreta presenza di questa ed altre specie di pipistrelli nella zona, fa pensare ad un ambiente ancora in buono stato di salute. Tali animali infatti tendono a scomparire nelle aree del tutto compromesse.

CURIOSITÀ

Nel parco provinciale di Sant’Artemio è posto un bel manufatto dell’altezza di almeno 5-6 metri adibito esclusivamente a rifugio per i pipistrelli.