Nome scientifico: Austropotamobius pallipes   Nome dialettale: Gamberet, gambaro

DESCRIZIONE

Robusto crostaceo che può raggiungere i 13 cm di lunghezza ed un peso al massimo di 90 g. Presenta colorazioni disomogenee a seconda dell’habitat in cui vive. In generale il dorso è marrone o grigio-verdastro, mentre l’addome è più chiaro. Il maschio presenta le prime due appendici dell’addome modificate in quanto costituenti l’organo riproduttore, mentre la femmina ha tutte le appendici regolari.

COMPORTAMENTO

Vive in corsi d’acqua limpida e fresca, dal fondale ghiaioso; sopporta al massimo temperature al di sotto dei 25° e si trova invece bene in acque anche molto fredde. La femmina trattiene le uova nel suo addome fino alla loro schiusa. I giovani compiono anche 5 o 6 mute prima di diventare adulti. I gamberetti di fiume hanno diversi predatori tra cui i pesci, larve di ditisco e libellula, ratti e uccelli. E’ specie molto fragile e sensibile all’inquinamento e a diverse patologie trasmette attraverso batteri.

ALIMENTAZIONE

Onnivoro, mangia piccoli crostacei, anellidi, avannotti, molluschi, larve, radici e piante acquatiche.

ZONA DI AVVISTAMENTO AL PARCO DELLA STORGA

Esoscheletro di esemplari adulti rinvenuti sul corso d’acqua al limite sud del percorso, verso la Chiesa della Madonnetta e sulle risorgive.

CURIOSITÀ

Specie in declino a causa della scomparsa degli habitat, dell’aumento dell’inquinamento e dell’introduzione di specie antagoniste quali il Gambero della Louisiana (Procambarus clarkii).